La teoria dell’attaccamento dalla sua nascita ad opera di Bowlby negli anni ’60 ha ricevuto un numero crescente ed enorme di conferme dalla ricerca scientifica sullo sviluppo infantile e ha costituito il punto di partenza per le teorie successive sui sistemi motivazionali che rappresentano un suo ampliamento e completamento epistemologico. L’attaccamento è il sistema motivazionale che lega il neonato al suo care giver e ha nel genitore il corrispondente sistema motivazione dell’accudimento. Questo significa che il bambino è motivato a mantenere una vicinanza fisica ed emotiva al suo care giver per sperimentare un senso di sicurezza e che il genitore è spinto a prendersi cura del figlio secondo il suo modello di attaccamento, quello che ha maturato con il suo genitore nell’età dello sviluppo. Il tipo di relazione che verrà a instaurarsi nella coppia figlio-genitore dipende da numerose variabili, le più importanti sono:
-le caratteristiche temperamentali, genetiche, del neonato
-il modello di attaccamento del genitore che è la matrice da cui ha origine il sistema di accudimento del figlio
-i fattori ambientali: la presenza di sostegno sociale, i fattori di stress contingenti ed gli eventi di rilievo esterni alla relazione come i lutti o altri eventi riconducibili al concetto di perdita.
I tipi di attaccamento sono quattro e hanno caratteristiche molto diverse tra loro: attaccamento sicuro, insicuro-ambivalente, insicuro-evitante, insicuro-disorganizzato e hanno un impatto duraturo sullo sviluppo della personalità nel senso che ogni relazione intima che l’individuo andrà a costruire nella sua vita, con il partner, con il figlio e anche con il terapeuta, sarà in relazione con il tipo di attaccamento che ha strutturato nell’infanzia con il genitore o con chi si è preso cura di lui. Naturalmente anche il tipo di attaccamento è soggetto a modificazione nell’arco della vita: l’esperienza e l’apprendimento modulano questa struttura profonda e la personalità adulta comprende tutti i sistemi motivazionali, non solo l’attaccamento ma anche il sistema esplorativo, il sistema agonistico, il sistema collaborativo e il sistema sessuale.
Nella relazione terapeutica che è una relazione intima che intende prendersi cura delle difficoltà della persona che chiede aiuto il sistema di attaccamento è di primaria importanza in quanto proprio il tipo di relazione che si instaura tra il terapeuta e il cliente fornisce preziose informazioni sul tipo di attaccamento che la persona ha strutturato nel corso dell’infanzia e che completano opportunamente quelle fornite verbalmente, attraverso il racconto della propria storia. Inoltre anche gli altri sistemi motivazionali intervengono a dare forma alla relazione terapeutica: terapeuta e cliente sono legati dal sistema collaborativo in quanto, aldilà delle attribuzioni simboliche, sul piano di realtà sono due adulti che collaborano per raggiungere un obiettivo condiviso quale è il benessere del cliente e gli obiettivi specifici che sono stati stabiliti all’inizio del percorso terapeutico. Inoltre terapeuta e cliente sono legati dal sistema esplorativo in quanto la loro relazione è tesa a scoprire insieme gli stili relazionali del cliente collegandoli ai suoi obiettivi e difficoltà e insieme saranno impegnati ad esplorare nuove modalità, più funzionali, di adattamento.