Quando è opportuno chiedere il parere di un esperto? Vorrei cercare di dare una risposta a questo quesito perché spesso mi confronto con persone che hanno grandi dubbi su di sé o sulla relazione che stanno vivendo, e anche una grande resistenza a rivolgersi a chi per professione si occupa dei loro dubbi. Credo che in parte questa resistenza sia il retaggio di una mentalità “vecchia” che associa alla richiesta di aiuto l’idea della pazzia, della malattia o comunque dello stigma. Inoltre la nostra società valorizza l’autosufficienza e la richiesta di aiuto può essere vista come una debolezza, perché “non ce la fai da solo” e venire così associata ad un senso di vergogna.
La realtà però è un’altra e cioè che proprio la richiesta di aiuto è sintomo di equilibrio, di sanità mentale, non a caso il discrimine con la psicosi è proprio il senso critico, cioè la consapevolezza di aver bisogno di un aiuto. Saper chiedere aiuto quando se ne ha bisogno è una vera e propria competenza che si acquisisce nel corso della vita e che richiede maturità, giudizio e la fiducia di base che qualcuno potrà aiutarci.
Inoltre più la richiesta di aiuto è precoce rispetto al problema per il quale vogliamo essere aiutati più il percorso sarà breve e lineare mentre aspettare molto tempo prima di chiedere l’intervento dell’esperto lascia spazio a dinamiche aggiuntive che spesso complicano il problema perché in questo campo le soluzioni che non sono risolutive finiscono per essere peggiorative, diventano cioè “parte del problema”.
Per questi motivi è importante che quando ci sentiamo “in dubbio”, cioè non siamo sicuri del significato di ciò che stiamo vivendo, prendiamo l’iniziativa di chiedere un parere, consapevoli del fatto che una consulenza psicologica non significa necessariamente l’inizio di un percorso lungo e complicato: a volte bastano pochi incontri per avere comunque un punto di vista professionale su di una situazione che ci appariva poco chiara e che già solo per questo ci faceva stare in ansia. Questa fase iniziale del rapporto con lo psicologo psicoterapeuta, detta appunto di consulenza psicologica, svolge una parte molto importante perché da il “nome giusto alle cose” mentre i pareri degli amici o dei familiari, pur essendo una fonte insostituibile di sostegno psicologico, risentono di molte altre variabili che li rendono meno affidabili nei contenuti.