Nella “Fase 2” della gestione della pandemia da Coronavirus stiamo assistendo ad un graduale ritorno alla normalità: le attività commerciali riprendono il loro ritmo, osserviamo le persona uscire, incontrarsi con gli amici, andare al ristorante o al centro commerciale. A segnalarci che il rischio legato al contagio non è ancora del tutto esaurito sono i nuovi comportamenti che ci stiamo abituando a tenere all’esterno delle nostre abitazioni: l’uso delle mascherine, le file per l’accesso agli esercizi commerciali, l’uso dei gel sanificanti nei luoghi pubblici.
I numeri legati all’andamento epidemiologico ci rassicurano: la riapertura prima del 4 e poi del 18 Maggio non ha al momento influito sui dati della diffusione del contagio che continuano ad abbassarsi, a parte locali e limitati focolai che vengono prontamente isolati.
A fronte di questo andamento positivo siamo consapevoli di non essere “fuori” dal pericolo e dal rischio di poter tornare indietro, magari in Autunno, e gli scenari drammatici a cui abbiamo assistito direttamente o attraverso i mezzi di comunicazione sono ancora freschi nella nostra memoria: “il pericolo non è ancora scongiurato” e questa condizione da un punto di vista psicologico può essere molto difficile da gestire:
possiamo sentirci confusi rispetto ai comportamenti da tenere, i nostri vissuti possono oscillare tra l’euforia legata al ritrovato senso di normalità e l’improvviso timore della regressione alle fasi precedenti, la mancanza di stabilità legata alla valutazione delle situazioni può alimentare un senso di insicurezza pervasivo e disturbante.
Si tratta di vissuti normali, “ecologici” alla fase che stiamo vivendo, tuttavia il ricorso alla consulenza psicologica può fornire un contesto di supporto fondamentale a orientare l’elaborazione dei vissuti in una direzione positiva. L’aiuto in questi casi si focalizza sul rafforzamento delle risorse interiori, sull’aumento della resilienza psicologica volta a migliorare la “tenuta psicologica” ad una fase esistenziale caratterizzata da una eccezionale difficoltà. La consulenza psicologica può in altre parole svolgere una funzione di prevenzione, di protezione psicologica fornendo un contesto supportivo all’interno del quale lo sviluppo delle risorse contrasta lo sviluppo di sintomi e consente un adattamento sano e funzionale.