Uno degli obiettivi fondamentali della funzione genitoriale è quello di rendere i propri figli autonomi, capaci cioè di autoregolarsi in tutte le sfere della vita: dall’alimentazione, all’equilibrio tra il “dovere” e il “piacere”, alla gestione degli spazi personali nel rispetto delle regole familiari.
Per questo è così importante che il genitore nella relazione con il figlio trasmetta un ritmo di vita che sia scandito da regolarità e coerenza: la “regola” nasce proprio dal ritmo costante nel tempo di attività che cambiano nel corso dello sviluppo. Il neonato ha un ritmo di vita scandito dai tempi della nutrizione-interazione-sonno, con la crescita le attività aumentano e si diversificano: il gioco, la scuola, l’interazione con i coetanei e così via.
Nel corso della sviluppo il genitore è dunque chiamato ad accompagnare il figlio in questo delicato passaggio da regole esterne a regole autogestite e ciò è possibile se la relazione genitore-figlio cambia nel tempo, se riesce a modularsi sulle crescenti capacità del figlio di gestire in autonomia le proprie attività di vita.
Il genitore dovrebbe dunque sempre muoversi nello spazio intermedio tra i due estremi del seguente continuum: a un estremo le regole impartite dall’esterno, all’altro estremo la libertà di scelta e il sostegno incoraggiante del “fai da solo”. Con la crescita assistiamo ad uno spostamento dal primo estremo al secondo, il genitore cioè progressivamente diminuisce la quantità e la veemenza delle regole, apre lo spazio della contrattazione degli spazi di libertà del figlio senza tuttavia mai abbandonare il suo ruolo di guida e di riferimento normativo.
E’ molto importante capire che entrambi questi aspetti sono imprescindibili, anche se opposti, e che solo dalla tensione evolutiva di questi opposti nasce il movimento della crescita che è bidirezionale, riguarda cioè sia il figlio che il genitore.
Ognuno di noi come genitore sarà più bravo in uno dei due aspetti: ciò dipende da come siamo stati cresciuti, dal bagaglio di esperienze che ci portiamo dentro dalla nostra infanzia e dal rapporto con i nostri genitori. Tenderemo a riprodurre ciò che abbiamo vissuto o una sua versione modificata, in questo senso la genitorialità rappresenta per ciascuno di noi una sfida a migliorare ciò che abbiamo ereditato dai nostri genitori affinchè l’esperienza con i nostri figli possa costituire una preziosa occasione di crescita personale.